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Che cos'è la dispnea, i sintomi

 
 

"Dispnea" è il termine medico che corrisponde alla percezione da parte della persona di una respirazione difficoltosa. Questo deriva dalla difficoltà nello scambio di gas che si deve realizzare a livello dei polmoni tra il sangue presente nei capillari e l'aria presente negli alveoli. (1)

Come acini d'uva, pieni di ossigeno

Gli alveoli sono come piccole sfere disposte a grappolo al termine delle vie respiratorie più periferiche (bronchioli). Queste strutture (simili quindi a grappoli di acini d'uva) sono fittamente circondati da una rete di capillari sanguigni. Questi piccoli vasi sono talmente piccoli e aderenti alla superficie degli alveoli, che i globuli rossi al loro interno sono separati solo da una sottile membrana dall'aria esterna presente negli alveoli,rendendo possibile lo scambio di gas tra sangue e polmoni. In particolare, i globuli rossi cedono anidride carbonica e acquisiscono ossigeno, il carburante che fa funzionare tutto l'organismo. (2)

La dispnea o difficoltà respiratoria può avere origini diverse, legate a patologie respiratorie, cardiache, vascolari, ematologiche, neuromuscolari. Quando la causa è una malattia dell'apparato respiratorio, le condizioni più comuni che il medico si trova ad indagare sono l'asma e la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). (3,4)

Comparsa lenta o improvvisa

La dispnea si sviluppa solitamente in modo lento e graduale. In alcuni casi insorge invece all'improvviso. La persona che ne è colpita si accorge che ha una ridotta capacità nel compiere sforzi fisici. (1)

Esempi di malattie che causano una dispnea acuta (1)
  • Attacco d'asma
  • Riacutizzazione di BPCO
  • Polmonite
  • Inalazione di sostanze chimiche
  • Embolia polmonare
  • Insufficienza cardiaca acuta
Esempi di malattie che causano una dispnea cronica (1)
  • Asma
  • BPCO
  • Enfisema
  • Obesità
  • Cardiopatia ischemica
  • Insufficienza cardiaca cronica

Sta male tutto il corpo

La dispnea coinvolge molte terminazioni nervose, si distingue in ciò dalle sensazioni dolorose, che spesso ne coinvolgono solo una. La dispnea causa infatti, oltre al disturbo specifico respiratorio, un'esperienza negativa che coinvolge tutto l'organismo, analogamente alla sete o alla fame. Non a caso, la persona che avverte la difficoltà respiratoria si esprime spesso definendola "fame d'aria" e manifestando un malessere generale. (4)

Polmoni, cervello e muscoli sotto sforzo

Ma vediamo cosa accade normalmente quando compiamo uno sforzo.



La dispnea è sostenuta da complessi meccanismi fisiopatologici. Durante uno sforzo fisico, il corpo richiede una maggiore ossigenazione. Per fare fronte a tale richiesta, l'apparato respiratorio invia un messaggio di allarme al cervello, in particolare, alla corteccia cerebrale (sensoriale e motoria).

Da qui viene rilanciato un invito ai muscoli coinvolti nella ventilazione (intercostali e diaframmatici) ad impegnarsi di più.

Se questo stimolo non è sufficiente, a causa di una debolezza di tali muscoli, associata a ridotta elasticità o restringimento delle vie bronchiali, si riduce l'ossigenazione del sangue. Questa condizione, chiamata "ipossiemia" ("ipo" = ridotto; "ossiemia" = ossigeno nel sangue), stimola una "centralina" posta alla base del collo, ovvero dei particolari recettori che si trovano all'origine delle carotidi (le arterie che, dal cuore, mandano il sangue al cervello), ciò scatena un aumento della frequenza del respiro, per cercare di compensare il problema.

Ecco, quindi, che la persona inizia ad ansimare, avvertendo la sensazione di "fame d'aria". Allo stesso tempo, a livello del petto può essere percepita una sensazione di "costrizione del torace". Alla dispnea può quindi aggiungersi un attacco d'ansia, che peggiora il quadro generale.

A quel punto, la persona è costretta a interrompere ogni sforzo, sperando che il disturbo passi al più presto. (4) Ecco perché i pazienti con BPCO cercano di evitare la dispnea riducendo ridurre l’attività fisica. Tuttavia, questo “meccanismo di difesa” può portare ad un decondizionamento muscolare (perdita di forza e massa muscolare), con ulteriore aumento della dispnea per sforzi via via più lievi(5).

Recettori
nervosi
dell'apparato
respiratorio

Corteccia
cerebrale

Muscoli della
ventilazione

Risposta
insufficiente

Ridotta
ossigenazione
del sangue

Aumentata
frequenza del
respiro

Dispnea
Ansia

Quando si verifica una situazione del genere è un campanello d'allarme da non trascurare. Il messaggio è inequivocabile: parlane subito con il tuo medico!

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Bibliografia 1, 2, 3, 4, 5

1. Rugarli C, Cappio Caligaris F, Cappelli G, et al. Rugarli – Medicina interna sistematica. 7^ edizione. Edra Ed, 2015. Cap. 2: Biasucci L, Sanna T. Semeiotica cardiovascolare.

2. Autori vari. Guida professionale di anatomia e fisiologia. Arti Grafiche Ed. 2008.

3. Longo DL, Fauci AS, Kasper DL et al. L'approccio clinico al paziente. Casa Editrice Ambrosiana, 2012.

4. Longo DL, Fauci AS, Kasper DL et al. Dal sintomo alla diagnosi. Casa Editrice Ambrosiana, 2012.

5. Reardon JZ, Lareau SC, ZuWallack R. Functional status and quality of life in chronic obstructive pulmonary disease. Am J Med 2006; 119 (10 Suppl.1): 32-7. doi: 10.1016/j.amjmed.2006.08.005