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la visita dal medico faq sull'asma

 
 

Respiro difficoltoso o sibilante, tosse, senso di 'costrizione' al petto possono far sorgere il sospetto che si tratti di asma. Rivolgersi al medico è il primo passo per fugare ogni dubbio e, in caso di diagnosi positiva, ottenere le giuste rassicurazioni(1).

Per confermare un sospetto di asma, il medico avrà bisogno di raccogliere molte informazioni sia sulla natura e frequenza dei sintomi del paziente, sia sulla sua storia familiare. L'asma, infatti, è una 'questione di famiglia': avere un genitore o fratello/sorella asmatici o allergici è considerato un fattore predisponente (1).
In genere, durante la prima visita il medico rivolgerà al paziente alcune domande per avere un quadro chiaro dei suoi sintomi. Ad esempio, potrà chiedere se ha avuto episodi di difficoltà respiratoria a riposo oppure dopo l'attività fisica, se il paziente percepisce fischi o sibili nella respirazione, se è presente una tosse fastidiosa e che non passa, se quando il raffreddore sfocia spesso in bronchite o impiega più di dieci giorni a guarire (1,2).
Sono molte le informazioni che possono essere utili al medico per eseguire l'anamnesi.
Prima della visita, quindi, è importante che il paziente prenda nota dei suoi sintomi e stia attento alla loro comparsa e frequenza.

E' importante riportare al medico (1,2):

  • quando compaiono i sintomi (di giorno/notte, durante/dopo i pasti, durante/dopo attività fisica)
  • con quale frequenza compaiono i sintomi
  • se è presente tosse (cronica o ricorrente)
  • dove compaiono i sintomi (in casa, al lavoro o all'aria aperta)
  • se i sintomi compaiono in presenza di smog o pollini
  • se si fuma
  • se soffre frequentemente di infezioni acute del tratto respiratorio inferiore

La visita medica è l'occasione anche per il neo-asmatico di rivolgere alcune domande al medico, iniziando così a conoscere la malattia e le misure che lo aiuteranno a tenerla sotto controllo. Ecco una breve guida delle domande che l'asmatico può fare al medico (3):

Perché ho l'asma?
L'asma tende a nascere in famiglia: è più probabile soffrire di asma se un genitore o consanguineo è asmatico. L'allergia a pollini, acari della polvere o pelo di animale aumenta il rischio di manifestare l'asma. L'esposizione a fumo di sigaretta o altri tipi di tabacco, inquinamento atmosferico o agenti irritanti può causare i sintomi asmatici anche in coloro che hanno una predisposizione latente all'asma.

A che età compare l'asma?
Sebbene l'asma possa insorgere a qualsiasi età, è più comune durante l'infanzia e l'età scolare. Circa la metà degli asmatici manifesta i primi sintomi prima dei 10 anni (4).

L'asma è una malattia cronica?
Sì. L'asma è una malattia respiratoria cronica che causa infiammazione e restringimento delle vie aeree. Anche la tendenza a sviluppare i sintomi è probabilmente permanente(2). L'asma non rimane stabile nel tempo, ma può cambiare, con giorni o periodi 'buoni' e altri in cui i sintomi ricompaiono(1). Tuttavia, se l'asma è correttamente trattata con i farmaci è possibile restare liberi dai sintomi per periodi lunghi (1).

La mia asma peggiorerà con l'età?
Sì, è un rischio che non può essere ignorato. Con l'avanzare dell'età può capitare che i farmaci diventino meno efficaci o che la funzionalità dei polmoni sia più compromessa. Tuttavia, controlli regolari e un eventuale riadattamento delle terapie alle condizioni di salute del paziente possono aiutarlo a gestire l'asma anche nella terza età.

Che cosa scatena una crisi d'asma?
Dipende dal tipo di asma. Per alcuni la causa di una crisi è l'esposizione ai pollini, per altri può essere conseguenza di un'infezione delle vie respiratorie. È proprio l'ampia casistica che rende importante per l'asmatico conoscere la propria asma e le proprie vulnerabilità ai fattori di rischio. L'intensità di una crisi, però, non si può prevedere. Esistono infatti notevoli differenze nella gravità delle reazioni ai fattori scatenanti e la gravità dei sintomi può variare anche nella stessa persona in momenti diversi. Per questo è necessario seguire le terapie anti-asmatiche prescritte, limitando così la probabilità di una crisi.

Come capisco che sta per arrivare una crisi?
Anche se l'attacco d'asma compare velocemente, è possibile imparare a riconoscere tempestivamente i campanelli d'allarme. Quando inizia un attacco d'asma il respiro si fa più difficoltoso, come se si cercasse di respirare da una cannuccia. Inoltre si può avvertire un 'peso' sul torace oppure l'istinto a tossire.

Che cosa succede durante un attacco d'asma?
Se l'asma non è sotto controllo, le vie respiratorie sono infiammate e tendono a restringersi. Questo fa sì che l'aria faccia fatica a passare (broncocostrizione), causando i sintomi respiratori (sibili, affanno, senso di costrizione al petto, tosse). Il restringimento o chiusura delle vie respiratorie può avvenire velocemente, ed è ulteriormente peggiorato dalla produzione di muco. L'attacco può essere di diversa intensità, e può essere opportunamente gestito con l'uso dell'inalatore contenente il broncodilatatore.

Una persona può morire per l'asma?
Purtroppo sì, anche se è un'eventualità poco comune. Infatti, seguire correttamente i trattamenti prescritti aiuta a prevenire questa fatalità. A volte i pazienti asmatici dimenticano o scelgono di non assumere i farmaci antiinfiammatori per inalazione, soprattutto quando si sentono bene. Quando iniziano a manifestarsi i sintomi dell’asma, ricorrono al broncodilatatore. Questo, tuttavia, non risolve l’infiammazione sottostante, e può portare a gravi attacchi potenzialmente letali.

L'asma può essere curata?
Non esiste al momento una cura che guarisca definitivamente dall'asma. Le cause della malattia non sono ancora del tutto note. A volte i bambini asmatici possono guarire dai sintomi crescendo, oppure molti anni di terapia regolare con farmaci antiinfiammatori possono portare ad una remissione clinica. Tuttavia, l’asma può ripresentarsi più avanti in entrambi i gruppi di pazienti. In ogni caso, le terapie anti-asmatiche oggi disponibili consentono però al paziente di vivere una vita normale.

Le terapie anti-asma riescono a controllare l'asma?
Sì, purché assunte con regolarità. Il trattamento per l'asma è rappresentato da farmaci che controllano l'infiammazione delle vie aeree (corticosteroidi per inalazione) e da farmaci che le 'aprono' (broncodilatatori), prevenendo o limitando così la comparsa dei sintomi.

Posso sospendere i farmaci quando mi sento bene?
Assolutamente no. Le terapie per il controllo dell'asma servono a prevenire la comparsa o il peggioramento dei sintomi, perciò vanno seguite correttamente anche quando i sintomi non sono presenti.

I farmaci per il controllo dell'asma causano stanchezza?
No. In genere, la causa di stanchezza nell'asmatico può essere ricondotta a una povera qualità del sonno notturno, frequente in chi ha difficoltà respiratorie, e alla scarsa ossigenazione.

I corticosteroidi per inalazione possono causare effetti collaterali a lungo termine?
Come tutte le terapie continuative, anche quella per il controllo dell'asma può causare effetti collaterali in alcuni pazienti. I più comuni sono candidosi orale e voce roca, entrambe facilmente risolvibili. Raramente compaiono effetti collaterali in altre zone dell'organismo.

Se non sono sicuro di aver preso la dose giornaliera con l'inalatore, è meglio prendere una doppia dose oppure non prenderla?
Non c'è alcun rischio a inalare una doppia dose di farmaco, purché non diventi un'abitudine.

Perché i fattori ambientali influiscono sull'asma?
L'infiammazione che è alla base dell'asma, rende le vie respiratorie extra-sensibili. In questo modo, reagiscono con maggiore intensità ai vari fattori ambientali, come allergeni, virus, polvere o fumo.

L'asma ha anche una componente psicologica?
No, l’asma non è una condizione psicologica, ma una malattia infiammatoria cronica a lungo termine, che rende le vie aeree ipersensibili e facilmente irritabili, soprattutto se non trattata adeguatamente. Lo stress emotivo (ad es. gravi preoccupazioni familiari o lavorative), può tuttavia contribuire alla comparsa dei sintomi.

Come posso rendere la mia casa più sicura per l'asma?
È importante vivere in un ambiente a misura di asma. Tenere pulita la casa e ventilare regolarmente le stanze è senz'altro d'aiuto per ridurre i fattori di rischio indoor. E' meglio avere un pavimento di legno, piastrelle o linoleum ed evitare l'uso di tappeti o tessili d'arredamento perché possono raccogliere polvere e pollini. E' meglio evitare di convivere con animali con pelo o uccelli, e di utilizzare forti profumi, deodoranti, dopobarba o fragranze per la casa. Non permettere a nessuno di fumare in casa.

Avere un purificatore dell'aria è utile per l'asma?
Non è chiaro se usare un purificatore dell'aria in casa sia efficace a tenere lontani polvere, acari o pollini.

L'agopuntura può alleviare l'asma?
L'agopuntura in alcuni casi potrebbe aiutare l'organismo a produrre molecole anti-infiammatorie perciò, anche se non rientra tra le terapie raccomandate, in alcuni casi, può essere di beneficio. Alcuni studi hanno mostrato un effetto temporaneo dell’agopuntura, ma non vi sono studi a lungo termine che abbiano mostrato un beneficio di lunga durata. Si può provare l'agopuntura solo a complemento delle terapie anti-asmatiche, e non come il solo trattamento per controllare l'asma.

Esiste un clima ideale per chi soffre d'asma?
No, non esiste un clima ideale per tutte le persone affette da ama, poiché i fattori scatenanti dei sintomi sono molteplici e variano da persona a persona. I livelli di molti allergeni sono inferiori alle altitudini più elevate (ad esempio le zone montuose); in genere il clima asciutto è da preferire.

Posso avere un animale da compagnia?
È meglio evitare se si è asmatici ed è dimostrata un'allergia nei confronti dei derivati dermici degli animali domestici. In ogni caso non dovresti tenerli in casa e dovresti anche ridurre il contatto con gli animali domestici di altre persone, soprattutto in casa. Nel caso in cui, invece, non vi sia alcun segno di allergia e i sintomi asmatici non compaiano all'esposizione al pelo d'animale, è probabilmente possibile avere un animale da compagnia. Va ricordato, però, che la presenza dell'animale può favorire una maggiore concentrazione degli allergeni derivati dagli acari della polvere.

L’attività fisica fa bene alle persone affette da asma?
Sì. Sebbene l’esercizio fisico sia un fattore scatenante comune dei sintomi dell’asma, è altrettanto importante per le persone asmatiche praticare regolarmente esercizio fisico. Con un’appropriata terapia farmacologica, la maggior parte dei pazienti sarà in grado di svolgere qualche tipo di attività fisica; molti non avvertiranno alcuna restrizione mentre altri reagiranno all’esercizio fisico solo in combinazione con altri fattori scatenanti.

E' vero che l'albero di Natale, di plastica, può far comparire i sintomi?
Sì, anche se sembra inspiegabile. Capita agli asmatici che hanno avuto un peggioramento dei sintomi dell'asma in presenza di un albero vero: la sola vista di quello di plastica innesca un fenomeno chiamato riflesso condizionato. E' lo stesso che accade quando viene l'acquolina in bocca guardando la foto di qualche alimento. Va precisato però che spesso l'albero di natale può veicolare allergeni o sostanze irritanti che potrebbero giustificare il peggioramento dell'asma.

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Bibliografia 1, 2, 3, 4

1. Global Initiative for Asthma Management and Prevention (GINA) – update 2024. https://ginasthma.org/wp-content/uploads/2024/05/GINA-2024-Strategy-Report-24_05_22_WMS.pdf

2. Linee guida sull'asma bronchiale Regione Toscana 2014. Disponibile online: http://www.regione.toscana.it/documents/10180/320308/linee+guida+asma+bronchiale.pdf/38ddfeb2-a1c1-47b5-99cf-852bf46dadc8?version=1.0

3. Global Initiative for Asthma. FAQs. Disponibile online: http://ginasthma.org/faqs

4. Pennington AF, Strickland MJ, Freedle KA et al. Evaluating early-life asthma definitions as a marker for subsequent asthma in an electronic medical record setting. Pediatr Allergy Immunol. 2016 Sep;27(6):591-6. doi: 10.1111/pai.12586.