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lo sport fa bene all’asma

 

Non c'è motivo di rinunciare all'attività fisica quando si soffre di asma. Al contrario: praticare sport regolarmente, purché con qualche piccolo accorgimento può aiutare a migliorare la fitness cardiopolmonare (capacità del corpo di fornire ossigeno ai muscoli durante l'esercizio fisico prolungato), ridurre i sintomi dell'asma e migliorare la qualità di vita del paziente (1-8).

Essere in forma va di pari passo con un migliore controllo della malattia e delle sue ricadute negative sulla vita quotidiana. Questo perché l'esercizio fisico regolare mantiene in buona salute non solo i polmoni ma anche l'organismo in generale.

Nello specifico, lo sport (1, 2):

  • può migliorare la funzionalità polmonare, a beneficio della respirazione
  • potenzia le difese immunitarie così che l'organismo sia meno vulnerabile a raffreddore o altre infezioni delle vie respiratorie, spesso 'miccia' per le crisi asmatiche
  • innesca un maggiore rilascio di endorfine, gli “ormoni del benessere” che tengono alto l'umore e allontanano stress e depressione, due fattori negativi per l'asma
  • contrasta il sovrappeso che è spesso associato a un peggiore controllo dei sintomi asmatici.

Pilates, jogging, nuoto, tennis o sci: chi convive con l'asma può scegliere lo sport che preferisce senza correre alcun rischio. Purché, sottolineano gli esperti, si rispetti un'unica regola d'oro: l'asma deve essere adeguatamente controllata.

In palestra o all'aria aperta?

Mantenere l'asma sotto controllo significa anche ridurre l'esposizione a quei fattori che possono scatenare o riacutizzare i sintomi asmatici(3). Conoscere quali sono le gli stimoli ambientali che rendono la persona asmatica più vulnerabile a una crisi può guidare nella scelta dello sport più idoneo da praticare. Ad esempio, per alcuni l'inalazione di aria fredda e secca può innescare una crisi mentre altri devono stare attenti all'eccessiva umidità associata all'arrivo del maltempo o ai pollini nell'aria.

Per sport indoor(4):

  • acari della polvere
  • cloro delle piscine

Per sport outdoor:

  • pollini
  • inquinamento
  • clima freddo e secco
  • eccessiva umidità (maltempo, temporali)

Sebbene sia ampiamente riconosciuto come un’attività sportiva regolare e moderata possa essere di beneficio per il soggetto asmatico, è tuttavia noto che l’esercizio fisico può scatenare sintomi respiratori nei soggetti asmatici non adeguatamente controllati (8), per cui è importante adottare alcune precauzioni e seguire un piano di gestione personalizzato con il medico.

Prima dell'allenamento

L'approccio a una qualsiasi attività sportiva deve essere graduale, con intensità e durata degli allenamenti crescente nel tempo per consentire all'organismo di adattarsi allo sforzo e mantenere così un buon controllo sull'asma.(10,11)
Preparare un programma di allenamento, discutendone con il medico curante e l'eventuale preparatore atletico, può essere d'aiuto per evitare sforzi eccessivi.

Prima di sottoporsi allo sforzo fisico (es. partita amatoriale o sessione di allenamento), è bene(2):

  • munirsi dell'inalatore antiasmatico consigliato dal medico, da tenere sempre in tasca o nella borsa dove si tengono gli indumenti
  • informare istruttori e compagni di allenamento che si soffre di asma, accertandosi che sappiano cosa fare in caso di crisi improvvisa
  • se è freddo e ci si allena all'aperto, coprire la bocca e il naso con una sciarpa per scaldare l'aria prima di inalarla
  • controllare , se possibile,il livello di pollini nell'aria seguendo i bollettini dedicati se questi rappresentano un rischio per l'asma
  • controllare il livello di umidità nell'aria se questa rappresenta una 'miccia' per l'asma
  • controllare il livello di inquinamento atmosferico consultando gli appositi siti delle autorità comunali se questo rappresenta una 'miccia' per l'asma e allenarsi lontano da strade trafficate
  • scegliere un allenamento indoor, se possibile, quando il livello di pollini o inquinamento è troppo elevato o il freddo troppo intenso
  • modificare durata e intensità dell'allenamento all'aria aperta se uno dei fattori scatenanti l'asma è troppo elevato

Durante e dopo l'allenamento

Conoscere la propria malattia è la migliore strategia per allenarsi in tutta sicurezza. E' bene però non abbassare la guardia e prestare attenzione all'improvvisa comparsa o peggioramento dei sintomi. Se durante l'allenamento ci si sente in 'fame' d'aria, compare tosse o si fatica a pronunciare brevi frasi(2) è consigliabile fermarsi, lasciare che il respiro si normalizzi ed eventualmente ricorrere all'inalatore per gestire la crisi d'asma(6).

Quando i sintomi di asma compaiono dopo 2-10 minuti da un esercizio intenso e prolungato, invece, potrebbe trattarsi di asma da sforzo(4). E' frequente negli asmatici cronici ma può comparire anche in chi non soffre d'asma. Durante uno sforzo intenso e improvviso, si respira più rapidamente e a bocca aperta perciò l'aria inspirata, non avendo il tempo di essere riscaldata dal naso, entra nelle vie aeree più fredda e secca del solito. Questo fa sì che le vie aeree reagiscano restringendosi, scatenando così colpi di tosse e crisi d'asma. L'asma da sforzo è più frequente negli atleti professionisti, soprattutto in chi pratica sport invernali o di resistenza outdoor.

Una vita più attiva

Giorgio Di Centa e David Beckham sono solo due degli sportivi che hanno raggiunto grandi traguardi convivendo con l'asma. Ma non è necessario diventare dei campioni per beneficiare degli effetti dello sport sull'asma: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività aerobica moderata la settimana per mantenere tutto il corpo in buona salute(12).
Chi non è portato per lo sport, quindi, non deve scoraggiarsi: è sufficiente condurre una vita attiva per raggiungere questo traguardo di benessere con lunghe passeggiate, salendo le scale di casa, andando al lavoro a piedi o svolgendo attività di giardinaggio.

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  • Bibliografia 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12

    1. Carson KV, Chandratilleke MG, Picot J, Brinn MP, Esterman AJ, Smith BJ. Physical training for asthma. Cochrane Database Syst Rev. 2013 Sep 30;2013(9):CD001116. doi: 10.1002/14651858.CD001116.pub4.

    2. Francisco CO et al. Effects of physical exercise training on nocturnal symptoms in asthma: Systematic review. Plos One 2018; 13 (10): e0204953. doi: 10.1371/journal.pone.0204953.

    3. Del Giacco SR et al. Aerobic exercise training reduces bronchial hyper-responsiveness and serum proinflammatory cytokines in patients with asthma. Evidence- Based Medicine 2016; 16; 21:70. doi: 10.1136/ebmed-2015-110260.

    4. Del Giacco SR et al. Exercise and asthma: an overview. Eur Clin Respir J. 2015 Nov 3; 2:27984. doi: 10.3402/ecrj.v2.27984.

    5. Kuder MM et al. A Systematic Review of the Effect of Physical Activity on Asthma Outcomes. J Allergy Clin Immunol Pract. 2021 Sep;9(9):3407-3421.e8. doi: 10.1016/j.jaip.2021.04.048

    6. Scheffer DDL, Latini A. Exercise-induced immune system response: Anti-inflammatory status on peripheral and central organs. Biochim Biophys Acta Mol Basis Dis. 2020 Oct 1;1866(10):165823. doi: 10.1016/j.bbadis.2020.165823.

    7. Schoenfeld TJ, Swanson C. A Runner's High for New Neurons? Potential Role for Endorphins in Exercise Effects on Adult Neurogenesis. Biomolecules. 2021 Jul 21;11(8):1077. doi: 10.3390/biom11081077.

    8. Global Initiative for Asthma Management and Prevention (GINA)-update 2024. https://ginasthma.org/wpcontent/ uploads/2024/05/GINA-2024-Strategy-Report-24_05_22_WMS.pdf

    9. Centers for Disease Control and Prevention. http://www.cdc.gov/asthma/triggers.html (Ultimo accesso verificato: Aprile 2025).

    10. Asthma UK. https://www.asthmaandlung.org.uk/conditions/asthma/asthma-triggers/when-exercise-triggers-your-asthma

    11. The Asthma Society of Canada. Exercise & Sports. https://www.asthma.ca/lifestyle/exercise-sports/ (Ultimo accesso verificato: Aprile 2025).

    12. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Global Recommendations on Physical Activity for Health. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK566046/#:~:text=Adults%20should%20do%20at%20least,week%2C%20for%20substantial%2 0health%20benefits.

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